Ministero del Lavoro
È stata chiarita la nozione di «lavoratore fragile» nell’ambito dell’epidemia da Covid-19.
L’appartenenza ad una certa fascia d’età non sembra essere di per sé determinate per essere definiti lavoratori fragili. I dati epidemiologici più recenti hanno mostrato una maggiore fragilità nelle fasce di età più elevate della popolazione in presenza di alcune tipologie di malattie cronico degenerative (ad es. patologie cardiovascolari, respiratorie e dismetaboliche) che, in caso di co-morbilità con l’infezione da SARS-CoV-2, possono aggravare la patologia.
Il concetto di fragilità va dunque individuato in quelle condizioni dello stato di salute del lavoratore rispetto alle patologie preesistenti.
Ai lavoratori deve pertanto essere assicurata la possibilità di richiedere al datore di lavoro l’attivazione di adeguate misure di sorveglianza sanitaria, in presenza di altre patologie. Le eventuali richieste di visita dovranno essere corredate della documentazione medica rilevante, a supporto della valutazione del medico competente.