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Licenziamento in prova

Anche se il patto di prova è nullo, niente reintegrazione per le «tutele crescenti»

By 6 Novembre 2017No Comments

Tribunale di Roma, Sez. Lav.

Inserendosi in un dibattito giurisprudenziale in pieno corso, il Tribunale di Roma ha deciso che il licenziamento in prova comunicato nell’ambito del «contratto a tutele crescenti» non determina la reintegrazione, anche se il patto di prova è nullo. Secondo il Tribunale, anche in questo caso, il lavoratore ha diritto alla sola tutela indennitaria (quattro mensilità o due se il datore ha meno di 15 dipendenti).
Sono numerose le decisioni di segno opposto.

Da oltre vent’anni l'avvocato Vincenzo Fabrizio Giglio esercita la professione di avvocato occupandosi esclusivamente di Diritto del Lavoro e delle relazioni sindacali e industriali.
Iscritto all'Albo degli Avvocati presso l'Ordine degli Avvocati di Milano, all'Albo Speciale degli avvocati ammessi al patrocinio dinanzi alla Corte di Cassazione e alle Altre Giurisdizioni Superiori, alla Associazione AGI – Avvocati Giuslavoristi Italiani e al network internazionale EELA – European Employment Lawyers Association, ha lavorato in alcuni tra i più importanti studi legali milanesi per poi intraprendere un percorso professionale autonomo, senza mai trascurare l’aggiornamento e la formazione. La continua innovazione dell’ordinamento giuridico che rende imprescindibile il costante aggiornamento è di sprone per individuare modalità sempre più efficienti per servire i clienti e anticiparne le esigenze. Per questo motivo, oltre che per passione personale, l'avvocato Vincenzo Fabrizio Giglio coltiva la propria attività di ricerca e pubblicazione scientifica, necessaria per offrire al cliente il miglior servizio.
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