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Licenziamento per giusta causa

Illegittimo il licenziamento del lavoratore solo perché detiene sostanze stupefacenti

Corte di Cassazione, Sez. Lav.

Un lavoratore, veniva licenziato per giusta causa per essere stato sorpreso dai carabinieri, durante la pausa di lavoro, in possesso di 25 grammi di hashish destinati allo spaccio, custoditi nella tuta di lavoro. La società datrice di lavoro contestava inoltre il grave discredito subito a causa dell’eco mediatica che la notizia aveva suscitato nei quotidiani locali.
Il dipendente agiva in giudizio impugnando il licenziamento.
Il Tribunale dichiarava risolto il rapporto e condannato la società a pagare al dipendente un’indennità risarcitoria. La Corte d’Appello, annullava invece il licenziamento condannando il datore di lavoro alla reintegrazione del dipendente nel posto di lavoro ed al pagamento di un’indennità risarcitoria.
La Suprema Corte ha rigettato la richiesta di revisione del giudizio della società evidenziando che parte datoriale, sulla quale ricadeva il relativo onere, non aveva dato alcuna prova che, come contestato, la detenzione fosse finalizzata allo spaccio. Inoltre, per la Corte neppure era stato provato l’asserito discredito prodotto a danno della società.

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