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Licenziamento per giusta causa

Legittimo il licenziamento del lavoratore che ha minacciato il datore

Corte di Cassazione, Sez. Lav.

Una guardia giurata, dopo essersi recato dall’Amministratore Delegato della società datrice, usciva sul piazzale dell’azienda ed estraeva la pistola dalla fondina rivolgendo improperi e minacce all’Amministratore della società in presenza di colleghi. Il lavoratore veniva, pertanto, licenziato. Egli impugnava il licenziamento chiedendo che ne fosse dichiarata l’illegittimità ed il risarcimento del danno subito.
La Suprema Corte, chiamata a pronunciarsi sulla vicenda, ha evidenziato che la valutazione della gravità della condotta del lavoratore non riguarda unicamente la ribellione al datore ma è legata alle modalità con cui si è concretizzata la condotta addebitata, particolarmente pericolose e minacciose perché accompagnate dall’estrazione dalla fondina di un’arma carica.
I Giudici di legittimità hanno quindi rigettato il ricorso del lavoratore e confermato la legittimità del licenziamento.

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